Partito della Rifondazione Comunista Diamante

Questo blog è pubblicato dal Circolo PRC "25 Aprile" Diamante e Cirella.
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25 giugno 2007

Lettera aperta ai cittadini

Avevamo promesso che non saremmo spariti dopo le elezioni e siamo qui a testimoniare il nostro impegno e la nostra capacità propositiva, sempre dopo un'attenta analisi dei bisogni e delle problematiche che affliggono la nostra cittadina.
Siamo abituati a diffondere i nostri comunicati con volantini e alla stampa locale, anche se ci piacerebbe praticare quella democrazia partecipata, tema a noi tanto caro durante la campagna elettorale. Pensiamo che sarebbe utile, per il riavvicinamento della cittadinanza alla politica e alle istituzioni (specie dopo le avvilenti vicende in cui è coinvolta la classe politica calabrese), praticare il diritto alla partecipazione e alle decisioni condivise con l'amministrazione, ma è necessario che si metta mano al nostro statuto comunale al più presto. È vero che questo è un tema che durante la campagna elettorale il sindaco Magorno non ha cavalcato, anzi spesso ha trasformato in pratiche di ascolto preventivo, ma si sente la necessità di un radicale cambiamento, soprattutto rispetto alla condotta delle passate giunte Caselli e alla scarsa trasparenza e partecipazione con cui i consiglieri uscenti (nessuno escluso) hanno inteso il loro ruolo, in quella nicchia di preziosa democrazia che è un consiglio comunale. Per esempio, ci piacerebbe vedere la costituzione dei gruppi consiliari di partito e le conseguenti dichiarazioni dei loro rappresentanti in consiglio, per sottolineare la convinzione che il consiglio comunale è il luogo dove si portano le istanze della cittadinanza e delle organizzazioni di massa presenti nel territorio, in alternativa al ruolo di Sindaco e giunta comunale che hanno il compito di determinare l'impegno di spesa delle nostre risorse finanziarie e interpretare i bisogni di tutte le componenti della società diamantese. Il ruolo dei partiti non può fermarsi certamente a quello che avviene nel palazzo di città, né rispondere esclusivamente alle esigenze e alle problematiche poste dai nostri eletti in consiglio, ma deve andare oltre l'emergenza, deve leggere e rielaborare le esigenze delle cittadine e dei cittadini, nonché del territorio in cui vivono, per noi deve saper proporre un'alternativa di società, per rimediare ai guasti della politica, per sintonizzarsi con i problemi reali della nostra comunità e per evitare ulteriori forme di disaggregazione sociale concretamente già presenti nel nostro comune. La presenza di una larga fascia di disoccupati, inoccupati e precari di lungo corso, di senza casa, con reddito al di sotto della soglia di povertà, di giovani e anziani senza spazi sociali, di condizione subalterna delle donne, di territorio devastato e sfruttato, deve essere la vera emergenza politico-sociale sulla quale ci auguriamo che si impegnino tutte le forze politiche, sociali e culturali di questa comunità. Nel fare gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario dei Democratici di Sinistra, Fabio Cosenza, confidiamo che egli possa ridare la giusta importanza al ruolo del suo partito a Diamante e siamo disponibili a praticare insieme con i DS, prima che precipiti nella deriva centrista anche a livello locale, quelle analisi e quelle proposte politiche libere finalmente dal 'governismo' a tutti i costi, ma finalizzate esclusivamente all'interesse della cittadinanza e del territorio in cui vive.
Quali sono, secondo noi, le priorità su cui potremmo lavorare insieme:
  1. Stabilizzazione dei lavoratori precari dell'ente. A giorni un'importante vertenza sindacale tra l'Amministrazione e gli LSU-LPU, impiegati nel nostro comune (alcuni da ben 17 anni) con stipendi e diritti da fame, potrà essere ben indirizzata da una necessaria presa di posizione dei partiti politici, che parta soprattutto dall'esame attento di una deliberazione di giunta a firma degli uscenti subcommissario Ceccherini e segretario comunale De Lorenzo, nella quale si demanda la stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU e le assunzioni su ben 19 posti attualmente vacanti in pianta organica all'amministrazione eletta.
  2. Urbanistica e consumo del territorio. Noi ci opponiamo, e l'abbiamo fatto preventivamente anche in tutta la campagna elettorale, agli scempi ambientali, urbanistici ed archeologici del territorio di Diamante e Cirella e per gli ecomostri sosteniamo con forza la necessità di riqualificazione-recupero-riuso collettivo, seguendo i criteri della Commissione Regionale “Paesaggi e Identità”. Il territorio deve essere inteso come patrimonio di beni e risorse materiali ed immateriali da difendere e valorizzare. Non ne possiamo più di modelli di sviluppo fondati sulla speculazione territoriale, tanto in termini di urbanizzazione edificatoria quanto di insediamenti produttivi inquinanti o destinati alla grande distribuzione. Questa, secondo noi, è la strada da tracciare nella tutela dell'interesse collettivo e non della lobby del cemento, lasciando all'amministrazione in carica il compito di scardinare i presupposti pianificatori che hanno permesso e ancora permetteranno quella speculazione edilizia che si è impadronita delle nostre risorse naturali, storiche e culturali. Certo non si potrà proseguire nel solco delle deliberazioni di giunta e di consiglio dell'amministrazione Caselli, ma dare un chiaro segno di discontinuità, trasparenza e dibattito democratico sia dentro che fuori dal consiglio comunale.
  3. Porto e area portuale. Le ultime vicende, che hanno visto la questione Porto di Diamante in un presunto intreccio tra politica, massoneria deviata e imprenditoria, ci fanno pensare che ora più di prima sia necessario il rigetto del progetto di megaporto e la ristrutturazione dell’approdo turistico nelle dimensioni del braccio esistente, salvaguardando la scogliera in tutta la sua bellezza attuale. L’approdo futuro dovrà essere gestito da una concessione pubblica locale che includerà gli spazi e i locali sotto il lungomare, di cui ci dovremo riappropriare per il loro recupero, riqualificazione e riuso a fini sociali e culturali. A tal proposito potrebbero essere sollecitati un consiglio comunale sulla questione e un'azione di conciliazione tra il nostro ente e le autorità giudiziarie e marittime, per risolvere il grave problema del sequestro del lungomare e dei locali sotto il lungomare di cui sono vittime gli anziani del centro sociale, i pescatori locali, i commercianti e la cittadinanza tutta.

    La segretaria di Circolo
    Gemma De Rosa