Partito della Rifondazione Comunista Diamante

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25 gennaio 2009

PERICOLO SUL TORRENTE CORVINO - DIAMANTE




❑ Al SINDACO DEL COMUNE DI DIAMANTE
❑ Al GENIO CIVILE- Dirigente Servizio Idraulico - Cosenza
❑ All’AUTORITA’ di BACINO REGIONALE- CATANZARO
❑ Al COMANDANTE DI STAZIONE DELLA CASERMA dei CARABINIERI di DIAMANTE (CS)
❑ Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA di PAOLA

Il torrente Corvino si è ripreso quello che gli è stato tolto. La natura, non certo il padreterno come penserebbe il Sindaco di Diamante al nostro posto, ha invaso quella parte di alveo del torrente in cui negli ultimi anni gli Enti preposti alla tutela del territorio e delle risorse naturali nel comune hanno consentito, a nostro parere, una serie di abusi.
In particolare ricordiamo il contenuto della nostra denuncia, fatta congiuntamente ad altri rappresentanti di Associazioni e Circoli culturali-politici-ambientalisti, con nota del 14 novembre 2005 (prot. 11724 della procura di Paola), dove segnalavamo il deposito di materiale di riporto nell’alveo del torrente Corvino, in agro del Comune di Diamante (CS), e la deviazione del corso d’acqua medesimo, ravvisando una situazione di abuso e di violazione con conseguente pericolo per la pubblica incolumità.
Dopo una lunga ed infruttuosa attesa, l’unica nota pervenutaci è quella sottoscritta dall’Autorità di Bacino Regionale nella quale vengono indicate le perimetrazioni PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) per l’area in oggetto (rischio R4 ed aree di attenzione) e viene precisato che l’Amministrazione Comunale di Diamante ha l’obbligo di far rispettare le direttive contenute nelle Norme di Attuazione e Misure di Salvaguardia (NAMS) del PAI.
Il persistere di quella situazione di rischio, già oggetto di denuncia, e i fenomeni meteorologici di rilevante intensità, che hanno interessato nei giorni scorsi la costa tirrenica cosentina, hanno prodotto un'alterazione dell'assetto idrofluviale dello stesso torrente e del sito d'interesse comunitario situato a mare in prossimità della foce del Corvino. La stessa Amministrazione Comunale nei mesi scorsi ha dichiarato di aver realizzato dispendiosi interventi, con fondi provinciali, per provvedere alla messa in sicurezza dell'alveo fluviale del torrente Corvino ma tutto ciò non è servito a garantire la sicurezza del territorio e delle popolazioni residenti. In effetti le tonnellate di terreno sistemato sulle sponde del torrente, sia in occasione della nostra denuncia sia durante l'intervento di cosiddetta “pulizia” di competenza comunale, sono state trasportate a valle dalla violenza del torrente in piena. Il materiale ha ostruito, insieme a rifiuti di vario tipo, il normale deflusso delle acque e riversato in mare un'enorme quantità di terriccio. Successivamente l'ente comunale provvedeva a deviare e a sistemare artificialmente il corso d'acqua in prossimità della foce, ma non garantiva una necessaria messa in sicurezza della zona soggetta a pericolo di frane ed erosioni.
Poiché abbiamo sentore che gli interventi suddetti siano privi di qualsiasi fondatezza scientifica e finalizzati a ripristinare le situazioni di illegalità, già verificatesi per adibire a parcheggio molte aree in pieno alveo fluviale, chiediamo alle autorità in indirizzo, ognuno per la parte di loro competenza di provvedere al controllo e alla valutazione della situazione di probabile pericolo che si è creata o potrebbe crearsi in prossimità della foce del torrente Corvino a Diamante, a tutela dell'incolumità di persone e cose.
Distinti saluti.
Si allega alla presente adeguata documentazione fotografica.
Diamante, 27/12/2008

La Segretaria del Circolo PRC di Diamante
Gemma De Rosa

Il Coordinamento Regionale del Forum Ambientalista
Francesco Saccomanno

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